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        di fisici che si occupano della reazione a catena in America" in considerazione del fatto
        che in Germania potrebbero essere in corso ricerche analoghe. Roosevelt istituisce un
        Advisory Committee on Uranium, per il coordinamento delle ricerche sulla fissione svol-
        te nei diversi laboratori degli Stati Uniti. Fermi e Szilard vengono invitati regolarmente
        alle riunioni. Il comitato riesce a ottenere una certa quantità di fondi per proseguire le
        ricerche sulla reazione a catena da parte delle forze armate americane. Durante l'estate
        Fermi si trasferisce ad Ann Arbor, alla scuola estiva di Fisica Teorica, dove era già stato
        in precedenza. In questo periodo è in contatto epistolare con Szilard. Nel mese di luglio
        entrambi arrivano indipendentemente alla conclusione che l'acqua non è adatta come mo-
        deratore, perché assorbe i neutroni, e che sia meglio tentare con la grafite. Nel frattempo
        la sua attenzione è attratta dal dibattito molto vivo che riguarda la scoperta di due anni
        prima, nei raggi cosmici, di particelle instabili alle quali viene attribuita una massa pari
        a 100-200 volte quella dell'elettrone e una vita media, subito misurata da Bruno Rossi,
        di circa 2 microsecondi. L'ipotesi è che possa trattarsi del "quanto pesante" postulato
        da Yukawa come mediatore delle forze nucleari. Nel 1935, dopo aver letto il lavoro di
        Fermi sul decadimento β, il fisico giapponese Hideki Yukawa, facendo un'analogia tra il
        campo di forze coulombiano (a raggio d'azione infinito, a cui è associata una particella
        di massa nulla, il fotone) e campo delle forze nucleari, che decrescono molto rapidamente
        con la distanza, associa a quest'ultimo una "particella pesante", di massa intermedia fra
        quella dell'elettrone e quella del protone. La particella individuata nei raggi cosmi ci da
        Carl Anderson e Seth Neddermeyer al California Institute of Technology viene battezzata
        "mesotrone". Al suo ritorno alla Columbia Fermi scrive una breve nota sull'argomen-
        to (The Absorption o] Mesotrous in Air and in condensed Materials [Assorbimento di
        mesotroni in aria e materiali condensati]).


        1940

           Nella primavera di quest'anno viene fornita la conferma sperimentale che il processo
        di fissione prodotto da neutroni lenti riguarda soltanto l'isotopo raro U-235, presente in
        minime quantità insieme al più abbondante U-238. In febbraio Fermi, in visita a Berkeley
        per un breve ciclo di conferenze, incontra Segrè che non vedeva da due anni. Insieme uti-
        lizzano il nuovo ciclotrone da 60 pollici, allora il più potente del mondo, per dimostrare la
        scissione dell'uranio sotto il bombardamento di particelle a (Fission o] Uranium by alpha-
        Parti cles [Fissione dell'uranio per mezzo di particelle α). Al suo ritorno alla Columbia
        Fermi riprende gli esperimenti sull'assorbimento e la diffusione dei neutroni da parte del-
        la grafite insieme all'analisi teorica della reazione a catena, un'estensione delle ricerche
        già eseguite in Italia sulla moderazione dei neutroni da parte delle sostanze idrogenate
        (Production and Absorption o] slow Neutrons by Carbon [Produzione e assorbimento di
        neutroni lenti in carbonio]). I risultati di questo lavoro confermano non soltanto come
        la grafite sia la scelta più opportuna quale materiale per rallentare i neutroni, ma sono
        anche della massima importanza perché forniscono una prima base teorica delle tecni-
        che per descrivere il comportamento dei neutroni all'interno di queste sostanze. Come
        ricorda Segrè, buona parte della nomenclatura della tecnologia nucleare viene sviluppata
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